Abbiamo intervistato Marco Borghetti, imprenditore e CEO di Effe, azienda leader nel design e nella realizzazione di prodotti per la cura e il benessere, come saune finlandesi e bagni turchi, Cliente di Generativa.
Caro Marco, grazie per l’intervista. Il percorso di team development fatto con Effe è stato ricco e significativo, per questo ci piace trasmettere la tua testimonianza ad altri imprenditori e manager.
“La qualità è fare bene le cose che contano” (R. Pirsig). Quali sono le cose che contano oggi?
Comprendere che cosa è centrale per le persone in questo momento e far evolvere il messaggio da dare al Cliente, per cogliere il cambio di paradigma e le opportunità di mercato che si stanno aprendo. Ad esempio, fino ad oggi Effe si è focalizzata sul design e sul lusso, che restano importanti; tuttavia oggi vorrei affiancare a tutto ciò una maggiore attenzione alla salute e alla cura di sé a 360°.
Le priorità e aspettative dei clienti stanno già evolvendo, e se saremo un player pronto, cresceremo.
Quali sono le sfide critiche per un’Azienda di produzione?
Credo che questa pandemia comporterà un “prima” e un “dopo” non solo nella maniera di vivere delle persone, ma anche nei processi commerciali.
In questo periodo, non abbiamo commerciali che girano e non abbiamo fatto fiere, ma il business, dopo una prima fase di stop, procede. Questo per me è stato un grosso spunto di riflessione. Non credo che si possa fare a meno di incontrare le persone, però abbiamo tutti scoperto degli strumenti che consentono anche di ottimizzare e di migliorare le relazioni sia in Italia che all’Estero.
In particolare, siamo stati bravi a
- Cogliere il momento
- Agire velocemente, in anticipo sul mercato, attraverso un cambio di mindset
- Tenere fermo l’obiettivo trovando nuove strategie e nuovi tool
- Avere all’interno le persone giuste, smart – o formarle
- Essere d’ispirazione per i Clienti
Credo che la velocità nel cambiare il pensiero su come raggiungere i Clienti sia stato un elemento critico.
Qual è il contributo della formazione?
Quando fra le persone c’è un percorso condiviso e c’è confronto, veramente si possono fare delle trasformazioni. Sto toccando con mano che non è per niente teoria, è molto pratica.
In un’Azienda come la nostra, con alto livello di attenzione e servizio al Cliente, i processi interni sono complessi, ci sono tanti “attori” che vivono il prodotto da prospettive diverse. Per noi era fondamentale creare un’empatia tra i diversi reparti che aiutasse, nel dialogo tra i manager, a vedere come unico referente quel Cliente là fuori.
E questo, più che un aspetto tecnico affrontabile con manuali e procedure, è migliorato nel dialogo e nell’empatia. Le procedure di per sé non migliorano le cose se non c’è dietro un’interpretazione con un certo spirito.
E’ stato come mettere un lubrificante in un motore che di per sé funziona, ma non è totalmente fluido.
Sono partito con un obiettivo, e il risultato è stato maggiore di quello che speravo. Poi la fiammella va tenuta accesa, non è tutto fatto e bisogna continuare.
Grazie per gli insight che hai condiviso con noi; c’è molta ricchezza, così ti propongo di continuare la conversazione la prossima settimana. A presto!