L’approccio di coaching risale a molto tempo fa, può essere ricondotto addirittura al metodo di discussione socratico (maieutica) che ha come intenzione quella di accompagnare e motivare le persone tramite un viaggio di scoperta delle proprie caratteristiche e potenzialità.
Il metodo socratico usa la tecnica delle domande esplorative per condurre a poco a poco la persona alla conoscenza di sé.
Il termine “coach” deriva dal Middle English “coche” che corrisponde al moderno inglese “wagon” (carro) o “carriage” (carrozza, vettura).
Un coach è in effetti un veicolo che trasporta una persona o un gruppo di persone da un luogo di partenza ad una meta desiderata. Il coaching riguarda il riconoscere cosa fare ed allo stesso tempo come fare per raggiungere tale meta desiderata.
Il coaching si concentra sul cambiamento generativo e sulle modalità per attuarlo, accende i riflettori sulla definizione degli obiettivi e sulle modalità del loro raggiungimento.
Il coaching è orientato al risultato piuttosto che centrato sul problema, si differenzia perciò in modo radicale dagli approcci di “problem solving”.
La prospettiva del coaching è rivolta al futuro, dopo una approfondita analisi della situazione presente ed all’individuazione di funzionali strategie di pensiero e di azione, non cerca di risolvere o trovare le cause di conflitti e problemi nel passato.
Il coach ha come obiettivo quello di far sì che il cliente “prenda la vita nelle sue mani”, diventi più consapevole, responsabile, indipendente e passi ad azioni concrete, misurabili ed osservabili.
Il coach agisce perciò come un facilitatore, come un catalizzatore, un enzima, un contemporaneo alchimista.
Il coach, è neutrale, adotta un basso livello di influenzamento, aiuta il cliente ad individuare in modo autonomo le proprie soluzioni, motivandolo anche a metterle in atto (sponsorship) attraverso un processo esplorativo.
Il suo strumento principe di lavoro è la relazione efficace e generativa col cliente, punteggiata da domande di qualità e caratterizzata da un clima di fiducia.
Il coach professionale ha un background organizzativo, una preparazione universitaria ed una formazione specifica come coach.
Il Coach è un professionista che deve possedere delle capacità e delle conoscenze acquisite con la formazione, lo studio, la pratica e con l’accreditamento a livello internazionale.
E’ indispensabile quindi che il Coach abbia frequentato delle scuole di formazione a livello internazionale, sviluppato le competenze attraverso la pratica guidata da esperti e sostenuto degli esami. Questo percorso formativo deve essere svolto presso scuole accreditate da un ente che salvaguardi la figura professionale.
Un Coach accreditato è per il cliente una garanzia riguardo:
a) etica professionale
b) riservatezza
c) preparazione ai massimi livelli (garantita dal continuo lavoro di aggiornamento)
Il più importante di questi enti a livello mondiale è:
una federazione internazionale senza scopo di lucro che ha tra i suoi obiettivi quelli di costruire, supportare e preservare l’integrità della professione del Coach. ICF ha definito degli alti standard di competenze, di servizio e di eticità che i membri devono raggiungere o superare per poter essere certificati.
Quando il coach opera in azienda i suoi principi ispiratori sono: la creazione di relazioni basate sulla completa fiducia e sul rispetto dell’autonomia del coachee, il mantenimento del segreto professionale, la massima trasparenza e chiarezza riguardo a metodi e prestazioni e la volontarietà della partecipazione al percorso di coaching.
Il coaching permette di:
• sviluppare comportamenti innovativi, capacità e prestazioni di persone che ricoprono ruoli chiave in azienda, valorizzandole al massimo e facendo fare loro progressi significativi di qualità nella gestione di: complessità, incertezza, situazioni di “empasse”, cambiamenti organizzativi
• ottimizzare il conseguimento di risultati misurabili, massimizzando la performance delle figure chiave con il minor dispendio di tempo ottenendo un aumento dei ricavi e una riduzione dei costi
• “allenare” le persone che ricoprono ruoli chiave a dare e ricevere feed-back di qualità ai loro collaboratori
• migliorare la relazione e la comunicazione all’interno dei vari comparti aziendali, ottimizzando il passaggio dei flussi informativi e così favorendo lo sviluppo di organizzazioni che apprendono (“learning organizations”)
• migliorare la capacità di gestione dei team e la loro integrazione verso il raggiungimento di obiettivi condivisi
• facilitare fasi di importanti cambiamenti di strategia e cultura aziendale quali ad esempio: innovazioni, fusioni, incorporazioni
• supportare e facilitare i passaggi generazionali
• agevolare i processi di internazionalizzazione
• rendere possibile lo scambio, la collaborazione e la comprensione reciproca in fasi di modifica dell’assetto societario volte a fronteggiare la crescente concorrenza
• creare una cultura di apprendimento e miglioramento continuo per trovarsi preparati ad affrontare nuove sfide provenienti dall’ambiente esterno e/o interno
• accrescere la consapevolezza delle applicazioni concrete di quanto appreso e favorire la messa in pratica delle conoscenze acquisite
• promuovere la copertura dei ruoli chiave in tutte le loro potenzialità e sfaccettature facendo sì che le persone svolgano funzioni adeguate al loro profilo e favorendone così l’allineamento personale e professionale
Effettuare un percorso di coaching consente al cliente di apprendere un approccio che aumenta la proattività e sviluppa autonomia, senso di responsabilità e tensione verso il raggiungimento degli obiettivi.
Il Corporate coaching, cioè il coaching rivolto ad ambienti lavorativi sia di piccole che di grandi dimensioni, è uno strumento chiave nel processo di trasformazione culturale dell’organizzazione aziendale, da un luogo dove le persone ricevono ed eseguono delle direttive ad un altro dove le persone partecipano agli obiettivi aziendali e si impegnano utilizzando il proprio talento e le proprie capacità.
Un grande valore aggiunto è garantito dall’interazione con i gruppi attraverso un approccio di Team Coaching poiché con tale metodologia, che si avvale del conduttore-coach in veste di facilitatore, le persone vengono allenate a:
- lavorare come squadra e non come sommatoria di singoli individui
- riconoscere i punti di forza dei membri e la diversità di ciascuno come una importante risorsa per l’avanzamento del gruppo
- identificare gli eventuali conflitti come opportunità per acquisire nuove informazioni e nuove prospettive
- ascoltare in modo attivo
- verbalizzare suggerimenti, idee, obiezioni che di frequente restano in ombra
- dare e ricevere feed-back di qualità
- condividere obiettivi ed allinearsi individualmente ad essi per raggiungerli in modo efficace
- vivere in una cultura di confronto generativo e di apprendimento continuo
Il conduttore-coach utilizza già in aula un approccio di coaching ed il partecipante viene così continuamente coinvolto, stimolato e responsabilizzato, acquisendo consapevolezza attraverso l’esperienza diretta, di quanto potrà utilizzare nella sua quotidianità e con i suoi collaboratori.
Fare coaching significa soprattutto attraversare un profondo e coinvolgente processo di apprendimento che ha come risultato quello di acquisire nuove capacità; il coaching eccellente consiste nell’ampliare la capacità di fare azioni efficaci per il raggiungimento delle proprie mete.